In attesa della Santa Pasqua, gli alunni delle classi seconde, sezioni A,B,C della Scuola Secondaria di I* di Francavilla e Cerchiara, hanno decorato le uova sode e di polistirolo, riprendendo una tradizione antica strettamente legata al simbolismo dell’uovo, segno di fertilità per i pagani, segno dell’esodo per gli ebrei, e segno di rinascita per i cristiani. Se in Italia sono più diffuse le uova di cioccolato, all’estero e in particolare nell’Est Europa, c’è una tradizione radicata nella cultura popolare: l’arte delle uova dipinte. Non uova di cioccolato ma vere e proprie uova di gallina finemente decorate a mano. Già nella Germania medievale vigeva l’usanza di scambiarsi semplici uova bollite avvolte con foglie e fiori, ma bisognerà aspettare le creazioni dell’orafo russo Fabergé per avere le uova con sorpresa, il quale nel 1885 su commissione dello zar Alessandro III, realizzò un uovo di platino rivestito di bianco al cui interno si trovava un altro uovo d’oro, con una riproduzione della corona imperiale ed una gallina d’oro.
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